All’interno della filiale del Banco Bpm a Palazzo Panichi in Piazza del Duomo a
Pietrasanta, continuano gli appuntamenti con l’arte contemporanea a cura di Antonella
Scarfone. La Vetrina è uno spazio espositivo per progetti curatoriali e ricerca sul mondo
dell’arte contemporanea internazionale e italiana.


Dopo diverse stagioni estive con maestri storicizzati del calibro di Christo, Scheggi,
Fontana, Boetti, Colombo, Dadamaino, Vasarely, Dorazio, Veronesi, Botero, Marcarelli e
artisti contemporanei come Maurizio Cattelan, Richard Phillips, Jordan Sullivan e molti
altri, riparte la ricerca sull’arte contemporanea dal 28 Marzo al 1 Maggio 2024 e vede
protagonista la Antonella Scarfone Art Gallery con una pittura di grande formato
dell’artista Françoise De Felice e due sculture dell’artista Jana Büttner.


Una Vetrina al femminile, dalla curatrice-gallerista fino alle artiste e ai soggetti
rappresentati in pittura e in scultura, durante il periodo espositivo saranno presentate
una grande tela e due sculture (resina e bronzo) per trasmettere un’idea di mostra e una
piccola panoramica sull’interpretazione del lavoro delle artiste. Il progetto e la scelta delle
opere ruota intorno su alcuni aspetti che troviamo immediatamente nelle forme realizzate,
uno di questi concetti intrinseci si rispecchia nella figura femminile. Dietro le loro opere, c’è
quasi sempre la donna, l’ambizione è di rendere percepibile la condizione interiore con
uno sguardo verso l’interno. Il concetto di dentro e fuori dell’anima è il filo conduttore
della ricerca artistica presentata per l’occasione nella Vetrina del Banco BPM, il fuori
dell’anima possiamo identificarlo come le apparenze del mondo quotidiano in cui il genere
contemporaneo è immerso: le persone del nostro tempo, noi, voi stessi, considerati nel
rapporto con la condizione esistenziale, con lo spazio vivibile, di relazione, ma ancora di
più, o, ancora meglio, con lo spazio interno, psichico, con il ritmo pulsante intimo, il dentro

dell’anima che urge nel corpo, ne tende la superficie espressiva, gli detta il tempo di
azione, la stasi riflessiva, la dinamica, il gesto. Una sola sfera esistenziale che dialoga con
il dentro e il fuori che si realizza nello spazio grazie al materiale lavorato e impiegato dalle
esigenze delle artiste in mostra a Pietrasanta.

FRANÇOISE DE FELICE, di origini italiane da padre e madre francese, è nata a Parigi
nel 1952 dove ha trascorso i suoi primi 20 anni. Da giovane è stata introdotta all’arte
grafica dalla nonna che aveva frequentato un seminario pubblicitario all’epoca dello Chat
Noir, adiacente a quello di Fernand Léger. Contemporaneamente alla Sorbona, frequenta
come libera uditrice le Belle Arti. Françoise ha come primo approccio la tappa essenziale
dell’Impressionismo che declina in tutte le sue forme fino al 1982. Ha dovuto costruire la
propria personalità, uscire dai sentieri battuti, creare la sua firma. Aiutata dallo splendore
del barocco siciliano e dalla luce dell’isola, iniziò a giocare tra dissolvenze quasi liquide e
una linea sottile ma precisa. Lo stile, il suo stile, nasce dal caso e dal desiderio uniti. Fa
della sua pittura un racconto introspettivo, un modo di autoanalisi.

JANA BÜTTNER, è nata in Austria a Salisburgo nel 1997 lavora come scultrice in Italia,
Austria e Germania. L’obiettivo principale del suo lavoro è la figura umana e come
rappresentarne lo stato d’animo. Jana sente una profonda connessione con la materia
argilla, le dà l’opportunità di esprimersi a mani nude. La bellezza di lavorare con una
modella reale poi è che la posa cambia costantemente man mano che la modella si
muove. Anche se questo è impegnativo, le permette di scegliere quale momento desidera
catturare. Il suo obiettivo è provocare emozioni e creare empatia nello spettatore che deve
essere coinvolto, così da potersi identificare. L’iperrealismo delle sue sculture crea infatti
una connessione emotiva con chi le osserva e fa riflettere sulle emozioni che suscitano.

(Visitato 12 volte, 1 visite oggi)

Pietrasanta scelta “Sportcity Meeting”, gli “stati generali” su benessere sviluppo

Disturbi alimentari, un incontro a Viareggio